… mi sembra di essere al primo anno di università, quando, abituata a scuola a sentirmi dire quante pagine dovevo studiare, mi sono trovata i professori che mi dicevano: "l'obiettivo è l'esame, tra tre mesi, come arrivarci devi vedertela da sola".
è la mia vera grande difficoltà emotiva nel windsurf, dover affrontare alcune cose da sola, capire i miei errori e farmi "un programma di studio"; beh ci sono riuscita all'università, ci riuscirò anche nel windsurf che non è meno impegnativo.
Grazie a Diego e Vito che cercano sempre di far ridere sta ragazza così noiosa, e stanno cercando in tutte le maniere di far prendere il volo ai miei elicotteri sopra i dieci nodi; bello, come sempre vedere, Loredana che ha una grinta che vorrei; speriamo di andare presto assieme al Morto, se lo merita decisamente.
Per quanto riguarda questa ragazza pesantona, che forse si è montata un po’ la testa come due settimane addietro qualcuno aveva previsto con un filo di ironia, ma con uno sfondo di serietà, (ancora una volta avevi visto bene 😉 ), il mio programma di studio adesso sarà solo dedicarmi ad imparare ad andare con la vela contro vento, poi di nuovo elicotteri; niente veli più grandi, forse più piccole: se si plana con la 5 e 2 bene altrimenti, si fa esercizio e si impara finalmente a tenere il braccio anteriore teso, chiudere un pochino di bugna ed aspettare che la tavola giri: spero di avere memorizzato correttamente.
Dimenticavo, grazie a Fabio, quel Fabio, che non leggerà mai le mie parole ma che ieri mi ha scritto: “sei brava, ma non sei ancora competitiva, ed ancora non sai fare windsurf”; la conferma di quanto già detto da qualcuno che mi conosce bene: la testa non va montata.
L.