Giornata magica…

È da ieri sera che mi chiedevo, se andare all’Irom o a Conche… poi questa mattina completamente rintronata dal raffreddore, ho fatto le cose con calma, alzandomi alle sette, sette e quindici in macchina direzione Conche; arriva nel frattempo un messaggio di Achille: “ vai a Sottomarina”. Sottomarina, io? E perché no… dopo una settimana disastrosa, ho deciso di osare.
Arrivano i messaggi di Vittorio, una vita che non lo sentivo, poi anche i messaggi di Rix e penso che sono tutti segnali positivi. Avviso i miei fratellini dell’Irom jr, chiamo Maria che da brava windsurfer fondamentalista stava già armando a Conche, contatto Gianluca che ha prontamente risposto ai miei messaggi, e arrivo al Tropical… e lì trovo l’Irom che adoro, Rix, Luke, Vitto, Giorgio ed il mio maestro con gli occhi dello stesso colore della giacca. Li abbraccio come solo loro riesco ad abbracciare, poi un consiglio con Rix su quale vela armare, Vittorio che mi consiglia subito su come affrontare le prime onde, il mio maestrissimo che mi dà le opportune indicazioni, un sorriso con Giorgio e via… ero seria come sempre, ma soprattutto molto concentrata, non poteva essere difficile come in Puglia oggi, ma pur sempre di mare ed onde si sta parlando.
Entrata in acqua, non ho pensato a quello che facevano gli altri, solo alle mie sensazioni ed alla tavola. Partenza dalla spiaggia veloce, senza perdere tempo e via, superata la prima ondina, la seconda, la terza e…cribbio eccomi sempre più fuori. Poi sentivo sulla spalla i miei grilli parlanti, Zizza e Vito e “bordi corti”, quindi via di strambate… completate manco una, e qualche difficoltà con la partenza dall’acqua, e di conseguenza recupero della vela, il 116 litri lo concede anche al mare. E dopo in successione planate con le straps e le onde al largo senza schiuma, ma per me alte. Affrontato tutto con lucidità e freddezza, fino a quando non è arrivata la stanchezza fisica; un saluto ad un uomo raffreddato e torno arrivo dove vedo una tavola arancione stupenda e le mie G preferite che mi incoraggiano. E da lì, freddezza e lucidità vanno a remengo, e gli abbraccio più a lungo del solito… loro non lo sanno, ma dovevo nascondere gli occhioni lucidi. Con Vittorio uguale… non riuscivo a dire una parola ( prima volta nella mia vita), ma ero tanto contenta ed emozionata, nonché orgogliosa di me (una delle poche volte nelle mia vita).
Vado a Conche a salutare la mia cucciola fondamentalista windsurfer e dove trovo Gianluca che era lì da questa mattina alle otto e mi chiama Achille… gli racconto tutto e quando lo sento gridare “brava Livia, brava” con un entusiasmo incredibile, approfitto che non mi vede e lascio scendere i lacrimoni, come adesso che sto pensando a questa telefonata, mentre scrivo questo report emozionato dall’Irom; poi penso che un anno fa, esattamente un anno fa, avevo provato, con un 190 litri di pazienza di Zizza, Sottomarina, senza combinare nulla, ed al pomeriggio c’erano lui ed Achille a Conche che mi insegnavano la partenza dalla spiaggia…. No basta, mi fermo altrimenti annego l’Irom.
Giornata magica,
non posso che terminare così.