Lo avevo detto ieri, non mi sarei fatta di nuovo sorprendere dal Pier in versione 4,2, e così è stato. Alle dieci e mezza ha cominciato ad entrare, io, dopo colazione abbondante alle sette, una mezz'ora in no wind ed armate la 4,2 e la 4,7 nel dubbio, mi sono mangiata un "buon" tostone e, con lezione e su questo ritornerò a breve, mi sono fatta tre ore piene di tutto; tutto concentrato sull'angolo di bolina (a proposito single fin oggi… alla stra grande) e sulla strambata power: è andata benissimo, le strambate le ho chiuse praticamente tutte, con la sorpresa del mio maestro e l'entusiasmo di Daniele che mi incoraggiava (fortuna che mi hai visto, così ho testimoni); non smettiamo mai di incoraggiarci, quando siamo in acqua, quando sbagliamo, quando riusciamo ed anche quando siamo a terra: lo sport, il windsurf, vivono e respirano di queste cose.
Mi sono fatta una catapulta storica, una botta frontale che quando sono riemersa avevo tutte le stelle che mi giravano attorno e mi sono sentita come Hello Spank dopo i suoi voli: "hoy hoy che botta!".
Ma mi sono divertita tanto, tanto, tanto.
Per quanto riguarda la lezione: ognuno è libero di essere e vivere lo sport come se lo sente, purché faccia star bene. In molti hanno imparato da soli, ed hanno tutto il mio rispetto, altri investono nell'attrezzatura, altri escono solo per distrarsi; sono tutti modi giusti di fare, e sono giusti nel momento in cui ci fanno star bene. Io stavo quasi pensando di cambiare litraggio, visto il peso e piccoli progressi: mentre tra ieri ed oggi ho toccato con mano che ci sono piccole cose da sistemare, che però hanno cambiato completamente il mio windsurf, quindi la tavola resta.
Io sono una didattica, ho bisogno che mi si insegnino le cose, chissà se sono come mi ha detto Dado un anno fa "a te basta spiegarle le cose e le impari subito", ma ho capito che per me, personalmente, è più utile spendere tempo ed anche un po' di soldi per capire e progredire. Siamo tutti uguali e tutti diversi, l'importante è sostenerci nella nostra diversità, anzi proprio per la nostra diversità.
Un abbraccio bagnato,
L.