Sacca del Canarin – 13/01/18

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  • #13533
    phil
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        Per questo report parto da ieri…sembrava l'uscita buona in quanto le previsioni davano Bora in mattinata, Thomas è già là dalle 7 del mattino (l'alba in pratica), mentre io passo a prendere Ricky a casa verso le 10,30…ma nonostante tutto, la tanto attesa Bora tira il pacco.
        Io e Ricky passiamo il resto della mattinata "persa" facendo una bella corsa nell'oasi di Cà Mello, tra argini e campagne retrostanti la Sacca di Scardovari, giusto per tenerci in forma…e ci salutiamo senza fare previsioni per il giorno dopo.
        Io torno a casa ma decido di lasciare la roba in furgone e non scaricarla…si sa mai !
        Difatti, stamattina, quasi per "scusarsi" per ieri , la Bora compare, bella e discretamente potente, in una giornata assolata e con una temperatura di 11° circa, cosa veramente inusuale per il periodo.
        Ricky mi scrive: se puoi vieni che la giornata è giusta!
        Tempo 3/4 d'ora sono a prenderlo a casa sua e ci dirigiamo verso la Sacca del Canarin.
        La Sacca del Canarin è uno specchio d'acqua di laguna che si trova prendendo la strada che porta a Scardovari all'uscita di Polesine Camerini (Ro), e come distanza direi che è come andare in Sacca, forse anche un pò meno, in ogni caso non si passa per il solito spot della Sacca per raggiungerla, ma il punto di riferimento che vi servirà da "bussola" è il lungo camino dell'ex centrale Enel, in quanto si affaccia proprio allo spot.
        Ma cos'è questa Sacca del Canarin ?
        E' appunto uno specchio d'acqua di laguna che si trova prima del mare dal quale è diviso da delle lunghe lingue di sabbia, che lasciano appena uno spazio per l'accesso al mare, tuttavia essendo questo specchio d'acqua molto esteso, il rischio di finire a surfare in mare praticamente non sussiste. (lo spot è quello della foto in campo aperto)
        La particolarità di questo spot è la bassezza del fondale, poco più di 30/40 centimetri, ideale dunque per i principianti (pinna piccola indispensabile dunque), ma in ogni caso è la marea che è importantissima da tenere d'occhio in quanto può capitare che quando cala non si sono nemmeno 20 cm (ecco perchè è anche spesso frequentato dai kite).
        Spingendosi un pò più al largo la profondità aumenta (io sono arrivato ad un punto con acqua fino al petto), specie dopo i pali che vedete in foto piantati in acqua, tuttavia quando la marea è troppo bassa non si surfa più, punto e basta.
        Lo spot lavora soprattutto con la Bora, tuttavia anche con lo Scirocco non è affatto male, anzi quest'ultimo permette alla marea di essere sempre abbastanza alta, però qui i local con lo Scirocco si dirigono perlopiù in Sacca di Scardovari, dunque ecco il motivo per cui lo spot viene considerato quasi solo con la Bora.
        La giornata odierna presentava una Bora di 15 nodi con raffiche fino a 20 nodi, Ricky ha insistito perchè uscissi con la vela 5.9 per "farmi le ossa" a costo anche di non fare un bordo, ma quella era la situazione con cui devo cercare la tanto agognata planata, dunque anche se in difficoltà devo insistere e non cedere alla "tentazione" di un'uscita più "turistica" con una vela più piccola.
        Ho sputato davvero sangue, ho fatto pochi bordi perchè effettivamente ero sovrainvelato, ma la situazione di assoluta sicurezza con acqua alle ginocchia, è la "palestra" ideale per me.
        Da un punto di vista ero un pò giù perchè in acqua la sensazione è quella di aver combinato poco, ma sono stato rinfrancato dalle parole dei miei compagni di avventura che mi hanno sostenuto e incitato, dicendomi di non preoccuparmi, che anche la giornata di oggi ha aggiunto qualcosa alla mia progressione.
        Io gli credo, e so che dovrò fare molti sacrifici, ma non mi arrendo e continuo a testa bassa…più le prendo di santa ragione più insisto! (come direbbe Bennato).
        Inutile aggiungere che come tutti i posti del Delta del Po lo scenario che si presenta ai propri occhi è sensazionale, e perfino ciò che sembra fuori contesto come il camino a righe bianco/rosse dell'ex centrale ora in disuso (che nella prima foto vedete "spuntare" in linea d'aria del tetto del mio furgone) ha il suo perchè.
        Infine, c'è da segnalare un buon ristorante di pesce (che fa anche servizio bar negli orari in cui è aperto) davvero molto caratteristico, proprio nei pressi, se vi capita di passarci approfittatene (vi inserisco anche una foto di "repertorio" di quest'ultimo, è quella costruzione bianca in legno all'estrema destra della foto, fatto a mo di "palafitta").[br][link={e_FILE}public/1515869100_6609_FT0_canarin.campo_lungo.jpg][img:width=600&height=338]{e_FILE}public/1515869100_6609_FT0_canarin.campo_lungo_.jpg[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1515869100_6609_FT0_canarin.ok.jpg][img:width=600&height=338]{e_FILE}public/1515869100_6609_FT0_canarin.ok_.jpg[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1515869100_6609_FT0_canarin_ristorante.jpg][img:width=600&height=338]{e_FILE}public/1515869100_6609_FT0_canarin_ristorante_.jpg[/img][/link][br]

        #13534
        guelfo
        Partecipante
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            Ottimo Ti ringrazio perché hai messo in luce alcuni aspetti della sacca del canarin che non mi erano chiari molto molto interessante Complimenti così si cresce

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