Impostiamola dove non si tocca, la prima l'ho fatta con Rix all'irom, poi definitivamente imparata al Morto.
Tre elementi su cui lavorare: tavola, vela e gambe.
Tavola: al traverso, quindi perpendicolare al vento.
Vela: prima parte, solleviamola, prendendola dalla penna, sfilandola dall' acqua; a questo punto, mano anteriore sull'albero e posteriore appoggiata alla vela, abbastanza distante dalla mano anteriore per arrivare al boma ed il gioco è fatto; se siamo arrivati fino a qua abbiamo vento sufficiente che sorregge la vela (la vela, non noi).
Gambe: gamba anteriore in acqua, quanto più possibile verticale. Gamba posteriore, centrale sulla tavola e piede posizionato tra le due straps. Giochiamoci un po' con la tavola, spostandola.
Vela: parte seconda, per molte cose nel windsurf bisogna ricordare queste parole "braccio anteriore teso e posteriore piegato, così nella partenza dall'acqua. Teniamo le mani abbastanza vicine, proporzionalmente al vento, più vicine sono più abbiamo Potenza nella vela. Portiamo l'albero verso la prua e ci solleviamo sulla tavola appoggiandoci sulla gamba posteriore. Per questo deve essere centrale, altrimenti appoppiamo la tavola. Lo leggerete ovunque è il gesto di sollevarsi da terra senza l'aiuto delle mani.
Attenzione: se per la troppa potenza ci sentiamo scaraventare in acqua, never mind, apriamo la vela, facciamo uscire il vento e partiamo.
Spero di aver scritto in maniera chiara, ma soprattutto corretta.