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Alle volte si deve sapere dove stanno i propri limiti e ci si deve rendere conto che non mettiamo solo in pericolo la nostra vita ma anche quella di chi deve venire a salvarci.
Morale della favola, e lo dico con cognizione di causa ma anche con il rispetto di chi ha la mia stessa passione: in certe condizioni lasciate stare, dedicatevi ad altro, magari a qualche altro hobby o ai nipotini o statevene a casa a godervi quattro castagne al fuoco!
Eviterete di mettervi in pericolo e di mettere anche gli altri in diffcoltà.
Il windsurf va fatto con il corpo ma soprattutto con la testa!
Tutto giusto, ma i commenti che ne sono venuti fuori sono sbagliati.
Il rider in questione,l' ho conosciuto oggi e l'ho visto in acqua, ed è ad un livello tale che non si può parlare d'incoscienza ne tanto meno di intervento provvidenziale dal momento che sono state effettuate le tempestive chiamate da uno dei nostri amici. Ci sono stati problemi con l'attrezzatura, cosa che poteva capitare a chiunque, la muta utilizzata era idonea per la temperatura.Caro Expander, le disavventure sono parte integrante del nostro percorso di vita, quello che scrivono i giornali potenzialmente non interessa, la cosa più importante è sapere che la persona coinvolta stia bene.
Questi episodi devono essere motivo di riflessione, affinché vengano adottate le giuste misure e accortezze in materia di SICUREZZA, al fine di prevenire qualsivoglia ulteriore e simile problematica.
Complimenti ad Enrico per essersi attivato tempestivamente prestando soccorso al nostro amico Freddy.
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