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WITSAND:
Poco prima di Scarborough, il mio incubo: l’anno scorso ci ho messo due ore a fare una partenza dalla spiaggia, con il sud est, quest’anno con il nord ovest e 40 nodi (nodo più nodo meno) sono riuscita ad armare, mettere la tavola in acqua e tornare indietro.
È scomodo come posto per scaricare l’attrezzatura, paesaggisticamente è una meraviglia, sportivamente è “rognoso”, almeno a mio avviso. Ha un’ondina che rappresenta un ostacolo dal primo momento in cui si mette il piede sulla tavola: ci vuole una grande abilità, che io non ho, per partire immediatamente in planata.
Confidavo quest’anno di riuscire a farci una bella uscita, ma era veramente troppo forte il vento: qualcuno ha provato ad uscire, ma giusto per fare un paio di bordi in condizioni poco divertenti e solo di sfida alla natura ed al proprio orgoglio, con il risultato di piccoli infortuni e vele, anche nuove, rotte.
[br][link={e_FILE}public/1547240167_6636_FT14064_21.jpg][img:width=600&height=381]{e_FILE}public/1547240167_6636_FT14064_21_.jpg[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1547240274_6636_FT14064_22.png][img:width=600&height=796]{e_FILE}public/1547240274_6636_FT14064_22_.png[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1547240305_6636_FT14064_23.png][img:width=600&height=800]{e_FILE}public/1547240305_6636_FT14064_23_.png[/img][/link][br]CAPO DI BUONA SPERANZA:
Ups, del Capo non ho nemmeno una foto, peccato, ma me ne sono dimenticata.
Si deve pagare l’ingresso per entrare, 18 euro quest’anno, in molti si sono lamentati, ma è un parco nazionale unico al mondo e chiaro che per fare solo windsurf può sembrare tanto. È un posto splendido, si parcheggia sopra lo spot, si indossa la muta, poi si fa il pacchettino dell’attrezzatura con la muta e si arriva in una baia dove si arma, meglio mettersi sull’erba, per quanto sia pungente.
C’è un canale d’uscita, meglio tenersi più sopravvento possibile, facendo attenzione alle rocce, perché partendo sottovento si rischia di venire spinti dalla corrente e dalle onde, oltre la baia; non ci sono pericoli in questo caso, ma si deve fare una passeggiata per tornare al punto di partenza.PATER NOSTER:
Ad un’ora e mezza, due per i più lenti, da Cape Town, lo spot è situato all’estremità del paese, famoso per le aragoste, è uno spot dei casi estremi, ovvero quando non fa vento a Sunset, o nei paraggi, e lavora bene con il sud ovest. Spot di sabbia, quando lavora bene, ha delle belle onde lunghe su cui esercitarsi nella surfata. Molti si lamentano del viaggio, più che altro il paesaggio è un po’ noioso, ma attenzione che nella parte finale alcuni amici hanno visto le giraffe (io solo mucche e pecore, uff); le previsioni di windguru non sono fedeli, se dà due metri di onda, si troveranno sicuramente onde più basse.[br][link={e_FILE}public/1547239638_6636_FT14064_13_pater_noster.png][img:width=600&height=863]{e_FILE}public/1547239638_6636_FT14064_13_pater_noster_.png[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1547239676_6636_FT14064_14_pater_noster.png][img:width=600&height=391]{e_FILE}public/1547239676_6636_FT14064_14_pater_noster_.png[/img][/link][br]HAAKGAT; eh, Hakgaat che dire? Uno spot wave d’eccezione, amato da tanti, anche da me che sarò in grado di viverlo a pieno tra molti anni 🙂 . Non si può dire nulla, è da vivere.
Nel bordo di rientro bisogna fare attenzione a non finire troppo sottovento perché c’è il buco di vento e si viene mangiati dallo shore break. Quest’anno hanno iniziato a dare le multe per chi parcheggiava in strada, sulla linea gialla, circa 30 euro; il parcheggio è molto piccolo, quindi bisogna, per non rischiare, arrivare presto, con la consapevolezza che bisogna attendere sotto il sole e non c’è posto di ristoro.
Un piccolo pensiero, io ad Haakgat l’anno scorso ci avevo lasciato polmoni, braccia e tanto sudore. Quest’anno non è stato da meno, ma, come per tutta l’esperienza, è stato meno faticoso ed uscirci, con il ricordo dell’anno scorso, senza quella fatica mostruosa è stata una delle emozioni più forte di questo mio secondo sud africa.
[br][link={e_FILE}public/1547238870_6636_FT14064_10…jpg][img:width=600&height=268]{e_FILE}public/1547238870_6636_FT14064_10.._.jpg[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1547238935_6636_FT14064_12….jpg][img:width=600&height=446]{e_FILE}public/1547238935_6636_FT14064_12…_.jpg[/img][/link][br]SUNSET: spot di sabbia e punto di riferimento per tutti, in base alle sue condizioni si decide se restarci od andare altrove; se fa bene là, con il sud est, non ci si sposta altrove. Si parcheggia in una strada che si chiama Hastula Bay, lì ci sono praticamente tutti i riders. Ha una bellissima panoramica sul Table mountain, che può dare anche spunto per valutare il vento; poiché il vento proviene da dietro la montagna, spingendo le nuvole contro ed oltre di essa, se si vedono le nuvole “scendere” è un buon segnale (indimenticabile un’uscita epica dalla 4,7 alla 3,7 con dei bomboloni spettacolari).
[br][link={e_FILE}public/1547238063_6636_FT14064_15.png][img:width=600&height=531]{e_FILE}public/1547238063_6636_FT14064_15_.png[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1547238326_6636_FT14064_9.png][img:width=600&height=352]{e_FILE}public/1547238326_6636_FT14064_9_.png[/img][/link][br]Esatto Phil: condividere per progredire. È questa l’essenza del windsurf.
Mancavano queste…
[br][link={e_FILE}public/1545326542_6636_FT14052_1.png][img:width=600&height=440]{e_FILE}public/1545326542_6636_FT14052_1_.png[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1545326615_6636_FT14052_1.png][img:width=600&height=414]{e_FILE}public/1545326615_6636_FT14052_1_.png[/img][/link][br][br][link={e_FILE}public/1545326664_6636_FT14052_1.png][img:width=600&height=469]{e_FILE}public/1545326664_6636_FT14052_1_.png[/img][/link][br]In questa occasione ho fatto noleggio, ma se dovessi tornare porterei da casa la mia attrezzatura; come prima esperienza, e per il mio livello, un noleggio ci poteva stare, anche perché compreso nel prezzo c'era tutto, anche sup e surf e ne ho fatto largo uso.
Avevano attrezzatura di ultima generazione, ma non mi sono trovata benissimo per quanto riguarda le vele, preferisco armarle io con gli alberi che conosco; ho usato sempre una severne 4,5 ed un paio di volte un 4,2, ma non mi sono piaciuti gli alberi.
Come tavola ho usato sempre un wave 82 litri rrd, con il quale mi sono trovata per la verità molto bene, tant'è che sono in trattativa con Detour per rientrare la mia attuale goya quad 84 litri con il wave cult 82 litri, bella tavola davvero, una bella lunghezza.13 Dicembre 2018 alle 00:16 in risposta a: l'anno che verrà… e quello che è stato..un gran bel 2018!!! #14043Un bellissimo report Andrea: quant’è bello ripercorrere la strada, l’acqua, attraversata con il windsurf?!? Tu, ma non solo tu, Phil, Eddy, ma anche altri, state facendo un bel percorso che è bello condividere. Hang loose!
Top, Rix; il detto “tra dire ed il fare c’ è di mezzo il mare” cade a fagiolo.
Può essere che “l’intromissione” dell’attrezzatura modifichi il calcolo fisico?
Però allora non capisco, o meglio capisco in parte, al corso istruttori e “in altri lidi” mi hanno detto che l’andatura più veloce è la bolina, sulla base di una calcolo specifico; per la precisione mi è stato detto “diranno in molti che l’andatura più veloce è il lasco, perché c’ è di mezzo l’attrezzatura, ma è la bolina l’andatura più veloce, sommando i vettori è dimostrato”.
Ne riparliamo anche a voce alla prossima occasione Andrea, i confronti sono sempre utili; Phil ha conosciuto le meravigliose brioche al pistacchio della romea, se capita la prossima volta che andiamo a Conche ci si potrebbe vedere là. Dopo ti mando il calcolo con cui mi hanno spiegato la questione della velocità del vento
la bolina è l’andatura più veloce, per lo meno così l’ho appresa al corso istruttori, confermata da ulteriori fonti; domani, oggi, se riesco riporto il calcolo vettoriale
Più si va al lasco, più si perde velocità, infatti l’andatura più lenta è quella con il vento in poppa.
Quanto all’entrare in planata, pompare od andare al lasco sono metodi che tutti usiamo, poi chi ha una buona confidenza con la tavola parte in planata al traverso; io spesso parto al traverso. L’unico spot dove parto al lasco, perché mi riesce difficile la partenza al traverso, è il Croce.
Portare il peso in avanti non fa andare la tavola al lasco, quello che ho riportato è che il peso in avanti mantiene la tavola piatta.
Gli assetti sono: leggermente in avanti con la bolina, centrale al traverso, arretrato al lasco. -
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